Morning routine per cantanti lirici
Tre esercizi pratici per cantanti che vogliono iniziare al meglio la loro giornata.
Plamena Angelova
(Direttrice della Scuola)
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La morning routine del respiro a cui ho voluto dedicare questo articolo è una pratica quotidiana che va svolta ogni giorno prima dell’ inizio della vostra attività giornaliera (lavorativa).
La potete tranquillamente includere prima della colazione oppure un’ora dopo.
Perché attuare una morning routine del respiro?
Prendetela come uno stretching che vi farà passare tra lo stato di sonno e quello di veglia, in un modo più graduale e meno stressante.
Tra i benefici della morning routine del respiro:
- aiuto per chi dorme male e si sveglia con il diaframma ed i muscoli contratti. Quando hai i muscoli contratti la tua respirazione è problematica, e quando la respirazione è problematica fin dalla mattina rischi da portartela fino alla fine della giornata;
- polmoni più elastici dopo il sonno, e miglioramento graduale delle loro capacità;
- carica di energia senza dover per forza prendere caffè o simili;
- concentrazione e apprendimento davvero efficaci.
In buona sostanza, una morning routine ti dà un senso di produttività per il tuo lavoro della giornata.
- Esci dal letargo.
Lo scopo: sciogli, allunghi e attivi i muscoli contratti.
Iniziamo con un esercizio che aiuterà il tuo corpo ad uscire dallo stato addormentato e ti riscalderà i muscoli primari e secondari respiratori.
Questo esercizio si raccomanda a chi dopo il risveglio si sente la zona del torace, il diaframma e l’addome bloccati, ed ha una respirazione alta e corta.
Come farlo: Sdraiati ancora nel letto oppure per terra sul tappetino yoga.
Inspira con il naso, evitando il rumore (il rumore è sintomo di una respirazione forzata).
Poi espira con la bocca per quattro secondi, dopo di che segue una breve apnea di 2-3 secondi e poi subito continua ad espirare (dal naso adesso) il resto dell’aria rimasto nei polmoni, contraendo i muscoli addominali e del torace fino all’ultima goccia di aria.
Nella brevissima apnea prima della prossima inspirazione, segue veloce rilassamento dei muscoli contratti e subito dopo inspirate passivamente (lasciare entrare l’aria liberamente) dal naso.
Dopo di che espiriamo dalla bocca senza sforzi , apnea, espirazione contraendo i muscoli-apnea- rilassamento muscoli ed inspiro passivo.
L’esercizio si ripete tra 5-8 volte.
Te lo rispiego punto dopo punto:
- sdraiati sul letto o sul tappetino yoga con la pancia in su, le gambe dritte e rilassate e le braccia lungo i fianchi;
- Inspira con il naso, evitando il rumore (il rumore è sintomo di respirazione forzata);
- Espira con la bocca per quattro secondi
- Stai in apnea per due o tre secondi
- Espira dal naso l’aria che ti è rimasta nei polmoni. Lo fai mentre contrai i muscoli addominali e del torace;
- Quando hai contratto i muscoli addominali e del torace, li rilasci per farli tornare allo stato normale dal quale sei partito;
- Ricominci di nuovo l’esercizio: inspiri con il naso, evitando il rumore (punto due e successivi).
Per quante volte? Tutte le volte che vuoi.
2. Le cifre magiche.
Lo Scopo: sbloccare i muscoli della zona della cervicale-collo, muscoli trapezi.
L’effetto positivo si può estendere fino alle braccia ed alle mani.
Effetto benefico l’abbiamo anche per il nervo frenico, che ha origine nel collo. Questo nervo è responsabile per il movimento del diaframma, il muscolo più importante coinvolto nella respirazione e nel canto.
Attrezzatura necessaria: una sedia.
Seduti su una sedia, con le spalle e testa dritti, immaginatevi che il vostro naso sia una penna.
Il compito è molto quello di scrivere lentamente con il naso le cifre, iniziando da zero al nove. Ripeto: questo esercizio va eseguito lentissimo, facendo caso a ogni posto in cui sentite dolore, fermandovi lì dove fa male e respirando lentamente e profondamente (questo dolore che sentite passerà più respirate e eseguite lento il movimento).
Dopo la cifra 0, eseguite 1 e cosi via fino al 9 dopodiché l’esercizio finirà.
Lo scopo di questo esercizio è di liberare alcuni muscoli respiratori secondari, che vengono utilizzati sotto stress, oppure quando vengono tesi dopo un sonno in posture scorrette.
L’inspirazione e l’espirazione durante l’esercizio sono gradite dal naso.
Se per caso vi sentite in disagio, potete farlo anche con la bocca.
Se sentite giramento di testa, formicolii sulle mani e braccia, oppure sensazioni di calore nella zona del collo fino le mani, non vi preoccupate, è normale.
La durata dell’esercizio è molto personalizzata. Tra le cinque e dieci minuti, dipende quanto bloccati vi sentite.
Dopo questo esercizio sentirete il vostro respiro più profondo e libero.
Ha buon effetto sul movimento del diaframma.
3. Esercizio senza nome.
Lo scopo: prendere consapevolezza dei muscoli ed aumentarne l’elasticità. Aumentare la capacità polmonare.
Attrezzatura necessaria: palla di misura grande di pilates e un tappetino yoga.
Vi sdraiate sulla palla, poggiandola sotto la schiena nella zona lombare, tenendo i piedi stesi e dritti e le mani poggiate per terra.
L’inspirazione è preferibilmente dal naso.
Lentamente, contate fino a sei. Subito dopo, espirate velocemente dalla bocca.
Provate a non fare respiri esagerati, lo scopo è di stare rilassati e di godervi l’esercizio.
È la stessa sensazione di quando si galleggia nell’acqua.
Durante l’espirazione provate a rimanere rilassati senza contrazione dei muscoli addominali.
Questo esercizio lo potete fare almeno 5 minuti, oppure di più, fino quando volete.
Vuoi altri esercizi?
L’insegnante di canto è prima di tutto un/una cantante. E come professionista, ha esatta esperienza di che cosa vuol dire pianificare una routine per migliorare il canto.
Il segreto è nelle abitudini che uno ha.
Nelle nostre lezioni ci focalizziamo su tutto quello che ti allontana dalla tua voce migliore: in particolare, mancanza di esercizi specializzati.
Le lezioni partono da € 69,00 all’ora e sono tenute da insegnanti diplomati al Conservatorio ed in didattica.